IL BOSCO MEDITERRANEO


una foresta da esplorare

Scopri il bosco mediterraneo e i suoi segreti: tra lecci, sughere, bancospino e corbezzoli potrai vedere diverse specie di uccelli come il picchio verde o la ghandaia o piccoli mammiferi come il riccio e l'istrice.

IL SENTIERO NEL BOSCO


Un meraviglioso percorso ti svelerà i segreti del bosco mediterraneo. Il percorso consente 3 tipi diversi di sentieri: 
- con risalita allo specchio d' acqua e paterie umide (400 m di lunghezza, durata di 8 min)
- con risalita al Labirinto di piante mellifere (700 m di lunghezza, durata 8 min)
- con risalita alla Fenice (1000 m, durata 20 m)

Il bosco mediterraneo o foresta mediterranea occupa gran parte della fascia costiera della penisola, aumentando la sua penetrazione verso l’interno man mano che si procede verso le regioni del sud Italia. In questo particolare ecosistema, gli inverni miti e le piogge scarse e poco regolari sono due fattori che selezionano specie arboree e arbustive con foglie piccole e coriacee, coperte di cere e pelurie per limitare l’evapotraspirazione dell’acqua.

Gli alberi sono in genere sempreverdi come il leccio (Quercusilex) che può diventare la specie predominante fino a formareuna foresta, la lecceta, come avviene nella vicina Oasi WWF di Macchiagrande sul litorale laziale. Più rara è la presenza dellasughera (Quercus suber) dall’inconfondibile corteccia, mentre più frequenti risultano essere altre due querce caducifoglie dall’aspetto imponente: la farnia (Quercus robur) dal picciolo della foglia quasi assente e la roverella (Quercus pubescens) che mantiene le foglie secche sui rami fino alla comparsa delle nuove gemme. Tra gli arbusti, a fornire cibo a una buona parte della fauna selvatica troviamo il corbezzolo (Arbutus unedo), il biancospino (Crataegus monogyna) e il rovo (Rubus ulmifolius), importante quest’ultimo anche per proteggere le ghiande fino alla germinazione delle nuove piantine. Nel bosco mediterraneo è possibile vedere e udire uccelli come il merlo (Turdus merula), il picchio verde (Picus viridis), il picchio rosso maggiore (Dendrocopos major) oppure la ghiandaia (Garrulus glandarius). Anche piccoli mammiferi come il riccio (Erinaceus europaeus), la martora (Martes martes) e la faina (Martes foina) trovano asilo in questo bosco sempreverde, ma anche istrici (Hystrix cristata) e volpi (Vulpes vulpes) che ricavano le proprie tane tra le radici degli alberi.  

 

Pianifica il tuo percorso prima di partire scegliendo un tragitto adatto al tuo livello di esperienza: controlla la lunghezza del cammino, il dislivello e la sua difficoltà. Informa qualcuno del tuo itinerario e comunicagli quando prevedi di tornare. Carica il cellulare ma ricorda che in alcuni punti potrebbe non esserci linea telefonica!
E se vuoi prenotare una visita guidata scrivi a oasi.castelromano@mcarthurglen.com



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